Comune di Finale Emilia
SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA
TEMPI
L’ organizzazione dei tempi istituzionali rimanda all’ organizzazione della giornata del bambino, così come dell’ adulto che sta con loro e che ne ha cura.
Durante la giornata al nido, ci sono momenti definiti routines, quelle situazioni cioè che si ripetono quotidianamente seguendo modalità e tempi regolari. Esse sono legate al soddisfacimento dei bisogni fisiologici del bambino come il pasto, il cambio, la pulizia, il sonno; consideriamo inoltre routine i momenti di ingresso e dell’ uscita che rappresenta la transazione tra Nido e famiglia e viceversa.
Le routines traggono il loro significato educativo dal fatto di essere momenti relazionali di reciprocità, tra l’educatrice e il bambino, carichi di significati affettivi e d’ intimità: si pensi ad esempio all’interazione durante il momento del cambio sul fasciatolo al momento del distacco e ricongiungimento dal genitore dopo una giornata trascorsa al nido.
I tempi possono anche essere flessibili, tenendo conto delle tappe evolutive di crescita di tutti i bambini, che variano in base alla loro capacità di dedicarsi alle routines quotidiane e alle attività di gioco.
GIORNATA “TIPO” AL NIDO
I rituali aiutano i bambini a:
§ strutturare e percepire la giornata, sono cioè un aiuto all’ orientamento e alla prevedibilità;
§ rafforzare la fiducia in sé stessi;
§ riconoscere i limiti;
§ imparare a separarsi e riavvicinarsi alla figura genitoriale;
§ esprimere la paura e la collera entro una cornice protetta;
§ superare la paura;
§ giungere con la propria esperienza a dei rituali propri;
§ rinforzare l’ autonomia;
§ facilitare i contatti con i coetanei;
§ risolvere i conflitti;
§ dare forza per superare una crisi.
7,45/9,00 ACCOGLIENZA: un momento importante per la comunicazione tra Servizio e Famiglia; un momento di scambio e dialogo quotidiano indispensabile alla conoscenza reciproca.
9,00/10,45 PROPOSTE EDUCATIVE: attraverso il gioco, le esperienze progettate coinvolgono i bambini in diversi contesti di gruppo al fine di sollecitare conoscenze, stimolare curiosità, facilitare la scoperta e la creatività attraverso il rapporto con i coetanei e l’ attività di sostegno dell’ adulto.
10,45/11,00 IL CAMBIO E LA PREPARAZIONE AL PASTO: i momenti di igiene personale sono carichi di valenze affettive: il rapporto individuale e la cura del corpo sono esperienze emotive essenziali per la costruzione della propria identità.
11,30/12,00 PRANZO: le abitudini ai sapori, ai colori del cibo si costituiscono nel tempo, senza forzature, nel rispetto della storia di ognuno, Una educazione che non si esaurisce nell’imparare ad assaggiare cibi nuovi o inusuali, nel nutrirsi in modo appropriato o nell’acquisizione di una sempre maggiore autonomia, ma che si arricchisce e trova significato nel clima “familiare” che incentiva e facilita la socializzazione e gli scambi, in una situazione piacevole e tranquilla.
12,00/12,30 CAMBIO E PREPARAZIONE AL SONNO: centrale e decisivo per le qualità del contesto educativo, diviene anche qui il rispetto delle abitudini, dei tempi e delle esigenze dei singoli. L’ atmosfera piacevole e rilassante (musica, ascolto di ninne-nanne) in grado di favorire e precedere l’ addormentamento, fa da sfondo all’ attenzione che viene dedicata ai rituali del singolo bambino.
12,30/13,00 USCITA (ORARIO PART-TIME)
13,00/15,00 RIPOSO POMERIDIANO: consapevoli del fatto che il bambino può avere abitudini diverse, questa routine viene vissuta con attenzione e rispetto per ciascuno, pur nell’idea di un ritmo di vita collettivo.
15,00/15,30 RISVEGLIO E TEMPI PER LE ROUTINE: anche i tempi del risveglio non sono mai forzati. Se un bambino si sveglia in anticipo esce dal dormitorio e, in attesa dei compagni, ha tempo per attività tranquille e rilassanti. I più “dormiglioni” saranno lasciati a letto fino a che i compagni e la situazione nel suo complesso consentirà loro di proseguire il riposo, nella costruzione progressiva comunque di un ritmo e di tempi per l’ intero gruppo.
15,30/16,00 MERENDA: l’ atmosfera, permeata dall’ emozione dell’ attesa del genitore, consente scambi adulto-bambino sulle emozioni, gli affetti e le esperienze compiute nell’ arco della giornata, quasi un modo per ricapitolare e sistematizzare la giornata e prepararsi al rientro a casa.
16,00/16,30 PRIMA USCITA
16,30/18,00 SECONDA USCITA: altro momento di rapporto servizio-famiglia in cui fondamentale è non solo l’ interazione con il bambino ma anche con l’ adulto che lo viene a prendere. Vengono infatti riconsegnate alla famiglia informazioni fondamentali sull’ esperienza quotidiana del bambino nel servizio.